Martedì, 3 Febbraio, 2015 - 14:00

Un discorso di altissima levatura quello pronunciato da Sergio Mattarella dopo aver prestato giuramento come nuovo Presidente della Repubblica. Una solennità priva di retorica, nella quale si uniscono la consapevolezza dei compiti istituzionali e la forte sensibilità sociale, con una lucida individuazione delle emergenze a cui è necessario far fronte – prima fra tutte il lavoro che manca - e una chiara indicazione della via da percorrere, ricostruire i legami che tengono insieme la società, affinché la speranza non resti evocazione astratta.

Al neo Presidente della Repubblica il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, ha inviato il seguente telegramma:

Signor Presidente, nel momento in cui si insedia ufficialmente nella Sua alta carica, desidero confermarLe, a nome mio personale e della Cisl Scuola, sentimenti di profonda stima e grande soddisfazione per la Sua elezione a Capo dello Stato.
Desidero anche manifestare grande apprezzamento per il discorso da Lei pronunciato alla Camera dopo il giuramento. L’attenzione rivolta alle difficoltà che la nostra società vive e a quanti in essa ne sono più duramente toccati, il richiamo al diritto allo studio come garanzia di diritto al futuro, la sottolineatura esplicita del ruolo di rappresentanza che assumono le forze sociali, sono per noi di forte stimolo a proseguire la nostra azione volta a ricostruire legami che tengano insieme la società per ridare prospettive e speranza al paese.
Le Sue parole di oggi ci confermano nella convinzione che l’Italia troverà in Lei nei prossimi sette anni un prezioso punto di riferimento e di orientamento.
Con questa certezza Le rinnovo i sentimenti di profonda stima e formulo gli auguri più sentiti di buon lavoro.

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