Martedì, 26 Settembre, 2023 - 16:15
Resoconto del tavolo per il rinnovo  contrattuale FP

Stante la proposta economica di parte datoriale rappresentata nell’incontro precedente, riassumibile nell’incremento del 3% dei minimi tabellari nel biennio 24-25 e del 2% nel biennio 26-27 e l’introduzione dell’assistenza sanitaria integrativa a carico dei datori di lavoro, le organizzazioni sindacali, unitariamente, hanno presentato, in apertura dell’incontro, una nuova proposta di revisione contrattuale. Giudicando accoglibili in via del tutto generale le richieste di intervento sulla parte normativa del contratto, pur riservandosi ulteriori valutazioni di merito quando sarà disponibile una versione finale dell’articolato (in particolare sulla riformulazione delle modifiche al periodo di comporto per malattia), il nostro intervento emendativo si è concentrato sulla parte economica. Primariamente, è stata espressa la nostra indisponibilità ad opzionare da subito gli aumenti del secondo biennio contrattuale. Concentrandosi quindi sul primo biennio e prendendo atto dell’offerta di parte datoriale, è stato chiesto un aumento del 3% del salario tabellare con decorrenza giugno ’24 e un ulteriore 3% con decorrenza giugno ’25, con un meccanismo di salvaguardia dopo il primo anno di scadenza del biennio contrattuale che preveda un aumento automatico dei salari, che copra anche parzialmente il potere d'acquisto, in caso di mancata ripresa delle trattative dopo sei mesi. 2 Abbiamo unitariamente, altresì, posto il tema dell’indennizzo economico per il prolungato periodo di carenza contrattuale di dieci anni. E’ rimasta ancora aperta la questione dell’applicazione del contratto alle situazioni di crisi. Mentre per le organizzazioni sindacali può considerarsi in crisi un’azienda che, anche a seguito dell’applicazione degli aumenti previsti dal nuovo contratto, debba dichiarare degli esuberi attraverso l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo, per le organizzazioni di rappresentanza di parte datoriale il concetto di area di crisi deve applicarsi a tutte quelle regioni le cui UCS non coprano i costi del contratto. Su questo tema permangono posizioni differenti sia dal punto di vista del merito, sia da un punto di vista tecnico: non è chiaro infatti quale possa essere lo strumento giuridico che consenta la sterilizzazione selettiva per regione dell’entrata in vigore di un CCNL. Per la prosecuzione della trattativa le parti si sono date appuntamento al prossimo 20 ottobre, data nella quale le organizzazioni FORMA e CENFOP esprimeranno la loro valutazione sulla proposta di parte sindacale.