Mercoledì, 15 Febbraio, 2023 - 08:00
DIVARIO TERRITORIALE

Sui dati riguardanti la scuola pubblicati dalla Svimez (Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno), che evidenziano il persistere di un divario molto forte fra le diverse realtà territoriali del Paese, con gravissimi ritardi per le regioni del Sud, è intervenuto con una nota di commento Ignazio Ganga, segretario confederale della CISL con delega alle politiche dell’istruzione (Scuola – Università – Ricerca). Ganga prende avvio da uno dei dati più eclatanti evidenziati da Svimez, ossia lo scarto tra il tempo scuola di cui usufruiscono bambine e bambini del sud, equivalente a un intero anno scolastico in meno. “Questo è il risultato – commenta il segretario confederale CISL – di un’offerta formativa più bassa sia in termini quantitativi che qualitativi che inizia dai primi mesi di vita dei minori. Nel Mezzogiorno la percentuale di posti di asili nido per 100 bambini varia da poco più del 10% in Campania a poco meno del 30% in Sardegna ma comunque ancora lontano dall’obiettivo europeo del 33%”.
Tutti gli studi – prosegue Ganga – dimostrano quanto sia importante l’educazione in età prescolare anche per garantire un miglior successo formativo nei successivi gradi di istruzione. Il resto della differenza nell’offerta formativa tra Nord e Sud lo fa l’offerta di tempo pieno e la disponibilità del servizio mensa. Solo il 18% degli alunni del Sud accede al tempo pieno a scuola, rispetto al 48% del Centro-Nord. Sono dati che ben conosciamo ma che ogni volta che vengono pubblicati hanno l’effetto di un pugno nello stomaco”.
Partendo da queste criticità – osserva – il PNRR ha disegnato una serie di azioni e promosso investimenti per colmare questi ritardi e va scongiurato il rischio di non riuscire a spendere le risorse stanziate. Per la Cisl è urgente affrontare questi problemi a partire dal sostegno del livello centrale ai Comuni del Mezzogiorno per l’assistenza necessaria a portare a termine i progetti che riguardano la missione 4 del PNRR che come è noto prevede la costruzione di nuove scuole, asili, l’ammodernamento di quelle esistenti, la costruzione di palestre e di mense per garantire il tempo pieno a tutti gli alunni della penisola”.
Non possiamo perdere questa occasione – conclude Ganga – forse unica per sperare di vedere finalmente negli anni a venire pubblicati dati diversi che attestino come il diritto all’istruzione sia finalmente garantito in modo equo per tutti i bambini e le bambine del nostro Paese”.

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