Domenica, 14 Settembre, 2014 - 10:30

Ci sono molti modi di essere insegnante: ad esempio si può interpretare il ruolo in maniera burocratica, da "impiegato" in un ufficio pubblico, senza preoccuparsi troppo dei risultati (tanto lo stipendio alla fine del mese arriva lo stesso); oppure si possono calare dall’alto contenuti e nozioni, come se gli studenti fossero tutti uguali e il "programma" un moloch intoccabile a cui sacrificare lo stesso buon senso. Ma si può anche insegnare provando essere, insieme, dei maestri e dei compagni di viaggio dei propri allievi, condividendo un pezzo di vita e accettando di mettersi in gioco in prima persona.

Una storia, meglio un'esperienza, che l'articolista di Avvenire ci propone l'11 settembre 2014 suscitando interrogativi e riflessione sulla professione docente.

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