Mercoledì, 8 Aprile, 2015 - 15:15

(ANSA) - MILANO, 08 APR - Stabilizzare gli insegnanti precari della Lombardia al più presto, con lo strumento del decreto legge, senza attendere i tempi dell'iter del disegno di legge della 'Buona scuola'. Questa la richiesta fatta dai sindacati regionali alla politica lombarda in un incontro a Palazzo Pirelli a Milano, promosso da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, nell'ambito di una serie di iniziative nazionali sulla riforma scolastica del Governo Renzi.

I posti da coprire in Lombardia sarebbero almeno "tra i 15 e i 18mila", ha spiegato a margine dell'incontro Tobia Sertori, segretario della Cgil Scuola regionale, aggiungendo che gli insegnanti precari lombardi nelle graduatorie sono in totale 20mila, ai quali si aggiungerebbero "quasi 30mila precari abilitati e nelle graduatorie d'istituto".

L'assunzione del personale è una "misura urgente, indispensabile in tempi rapidi attivando un piano di assunzioni che risponda alle legittime attese del personale precario, al di là del ddl", ha ribadito nella sala della Regione Silvio Colombini, della Cisl scuola.

Al confronto ha partecipato il Pd con il consigliere regionale Fabio Pizzul, mentre l'Ncd ha inviato ai sindacati scuola una nota scritta.

Proponiamo, di seguito, il commento che il consiglie Fabio Pizzul (PD) ha pubblicato sul proprio sito web dopo l'incontro:

I sindacati e la “Buona scuola”. Proposte dalla Lombardia.

8 aprile 2015 di fabio pizzul

Questa mattina ho partecipato, al Pirellone, a un confronto con i sindacati lombardi della scuola sul disegno di legge “Buona scuola” attualmente all’esame del Parlamento.

Dai sindacati un apprezzamento per un intervento sulla scuola atteso da anni, ma anche molte preoccupazioni sulla tempistica e i contenuti del ddl.

Le critiche dei sindacati si sono concentrate, in particolare, sulla farraginosità e i tempi molto stretti per l’assunzione annunciata per settembre. Tra gli altri punti considerati problematici, il ruolo eccessivo assegnato ai dirigenti scolastici e l’intervento normativo su temi che dovrebbero essere affrontati in sede di contrattazione.
Molto malumore anche sul blocco del contratto che dura ormai da più di sei anni e impedisce agli insegnanti di vedere riconosciuti i loro diritti a una retribuzione degna del loro ruolo.

Ho ascoltato con grande attenzione l’intero dibattito di questa mattina e ho assicurato che girerò ai parlamentari PD le osservazioni e le critiche dei sindacati lombardi, nella consapevolezza che il dibattito parlamentare su un tema delicato come quello della scuola debba essere approfondito e allargato.

Ringrazio i rappresentanti sindacali per la mattinata di confronto e condivido le loro preoccupazioni in ordine alle tempistiche di approvazione del disegno di legge perchè si possa procedere alle assunzioni in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico. Mi pare però importante sottolineare come il disegno di legge sulla “Buona scuola” sia un tentativo importante di restituire dignità al mondo della scuola e segni un vero cambio di passo nel modo in cui la politica affronta questi temi. D’altronde, in Italia per cambiare è necessario operare qualche forzatura per evitare di finire nelle sabbie mobili di discussioni e veti incrociati che rischiano sempre di bloccare qualsiasi tentativo di innovazione.

La “Buona scuola” non finisce con il 1° settembre 2015 e le osservazioni di chi vive nella scuola (e in questi anni l’ha letteralmente tenuta in piedi) non sono mai inutili.