Venerdì, 3 Aprile, 2015 - 08:45

Mattarella: "Garantire la Costituzione significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità"

“Mi sento davvero come un nonno, che riceve i regali dai nipotini”: così ha aperto il suo discorso il presidente della Repubblica Mattarella, mentre scartava i regali che gli venivano consegnati da alcuni ragazzi con autismo. Questa mattina, nella Sala Grande, “siete i benvenuti, vorrei dire graditissimi ospiti, ma voi non siete ospiti: questa è a casa vostra”, ha precisato, rivolgendosi alle decine di famiglie e associazioni che avevano accolto il suo invito, in occasione della Giornata mondiale della Consapevolezza sull’autismo. E dopo aver ascoltato, per quasi un’ora, le testimonianze dei genitori sull’”autismo di tutti i giorni”, è entrato nel merito delle questioni, affrontando le questioni principali ancora da risolvere. 

L’ignoranza e il pregiudizio. “La Giornata della consapevolezza è stata istituita perché l’Onu si è resa conto della grande ignoranza, del pregiudizio, del rifiuto di confrontarsi con questa diversità. E della discriminazione che da questa ignoranza deriva. Questa è quindi l’occasione per rendere tutti consapevoli della realtà e, al tempo stesso, dei diritti delle persone con autismo. Serve un’azione ampia e insistita per diffondere questa nuova consapevolezza: ed è questo il messaggio che oggi, da questo palazzo, vogliamo lanciare a tutto il Paese”. 

 

Valorizzare le potenzialità. “Gli interventi di stamattina – ha detto ancora Mattarella – hanno messo in luce i problemi, ma anche le ricchezze e le potenzialità, che devono essere accompagnate e sostenute. Ogni persona con autismo deve essere aiutata a trovare il proprio percorso e ruolo nella società. Quest’anno l’Onu pone l’accento sulle competenze cognitive peculiari, che esistono ma hanno bisogno di condizioni adeguate e di un’adeguata formazione, soprattutto per chi lavora nella scuola. Ed è giusto – ha precisato, riferendosi all’intervento di un’insegnante – chiamarli ‘specializzati’ e non ‘di sostegno’. La nostra Costituzione – ha aggiunto – comporta diritti non eludibili, come quello al lavoro: la Repubblica deve quindi fare di tutto per garantire ai cittadini con autismo una vita dignitosa e un lavoro commisurato. L’Italia ha, in questa materia, un’ottima normativa, che però va messa in pratica con rigore”. 

La proposta di legge“Il disegno di legge sull’autismo c’è e chiediamo oggi che diventi presto legge. - ha detto poi, riferendosi alla proposta da poco approvata al Senato - Prevede, tra l’altro, che le regioni individuino centri di riferimento per percorsi diagnostici e di presa in carico per tutto l’arco della vita. è uno dei banchi di prova su cui si misura la civiltà del nostro Paese. Apprezzo molto – ha detto infine – le associazioni e le famiglie, per quello che fanno con entusiasmo e con fatica. E voglio far sentire i consenso e il sostegno del Paese intorno a voi. E il supporto delle istituzioni”.

 

dal sito ufficiale della presidenza della Repubblica

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