
In attesa dei dati ufficiali, sui quali potrebbero incidere eventuali verifiche ancora in corso a livello territoriale, è di tutta evidenza che con la cosiddetta "mini call veloce" (la procedura che consente ai docenti inseriti nelle GPS di I fascia di concorrere per l'assunzione su posti di sostegno disponibili in provincia diversa da quella in cui sono iscritti) si è coperta solo una minima parte delle disponibilità.
Su 7.287 posti disponibili, si registrano infatti 1.466 assunzioni (pari al 19,98%), mentre rimangono scoperti ben 5.831 posti, pari all'80,02% delle disponibilità.
In dettaglio, è la scuola primaria quella che appare più in sofferenza, con soltanto 1.088 assunzioni su una disponibilità di 6.834 posti. Vanno un po' meglio le cose nella scuola dell'infanzia, dove si coprono 308 posti su una disponibilità complessiva di 393, mentre è saturata completamente la quota di posti a disposizione nella secondaria di I grado. Per la secondaria di II grado, come è noto, non vi erano invece posti disponibili per la procedura della mini call veloce.
Il quadro che emerge dalla documentazione allegata è molto chiaro: la difficoltà a soddisfare il fabbisogno di personale specializzato per l'insegnamento sui posti di sostegno si concentra nelle regioni del nord e in particolare nella scuola primaria.
Resta ora da vedere se e in quale misura potranno porre rimedio a questa situazione i percorsi di specializzazione avviati dall'INDIRE, ma è facile prevedere che potranno essere risolutivi solo in parte.