Martedì, 29 Dicembre, 2015 - 12:00

La trattativa per il contratto sulla mobilità 2016/17 si è sbloccata a seguito dell'incontro che si è svolto nel pomeriggio di lunedì 28 dicembre al Miur alla presenza del Gabinetto del Ministro, dello staff del sottosegretario Faraone e del Dipartimento dell'Istruzione; l'incontro, a livello politico, costituiva di fatto una prosecuzione di quello svoltosi mercoledì 23 dicembre. 
Dopo un impegnativo e serrato confronto abbiamo registrato positivamente la disponibilità del MIUR rispetto all’esigenza di fare del tavolo di contrattazione la sede in cui risolvere in termini di “ragionevolezza” talune criticità contenute in disposizioni della legge 107/2015 la cui rigida applicazione, se lasciata a se stessa, finirebbe per determinare palesi disparità di trattamento che la Cisl Scuola ha ribadito, per l'ennesima volta, di considerare assolutamente inaccettabili. 
In vista della ripresa della trattativa, fissata per venerdì 8 gennaio prossimo, l'Amministrazione si è impegnata a definire una proposta nella quale la mobilità su scuola, anzichè su ambito territoriale, sia estesa a tutti i docenti già di ruolo prima dell'entrata in vigore della legge 107/2015, almeno nella fase provinciale dei movimenti (ricordiamo che la legge riserva questo trattamento ai soli neo-assunti in fase zero e A ). Una qualche disponibilità a ragionare su possibili deroghe che consentano la mobilità su singola scuola e non su ambito territoriale è stata manifestata anche per la fase dei trasferimenti interprovinciali. 
C'è infine la disponibilità, pur senza confliggere apertamente con quanto contenuto nella legge, a riconsiderare il diverso trattamento che la legge stessa ipotizza per i neo assunti a seconda della fase in cui la loro assunzione è avvenuta, con l’obiettivo di evitare ingiustificate discriminazioni consentendo a tutti di partecipare, a domanda, alla mobilità per tentare di avvicinarsi alla propria residenza. 
Molto esplicita e decisa la richiesta, da parte della Cisl Scuola e delle altre sigle, di ricondurre alla contrattazione la definizione di regole trasparenti e obiettive per quanto riguarda le modalità di attribuzione alla scuola di servizio dei docenti che saranno assegnati agli ambiti, ricorrendo se necessario anche a una sequenza negoziale specifica. 
Su quest’ultimo punto per la verità l’Amministrazione si è dimostrata meno aperta e disponibile, il che rende necessario ipotizzare un rilancio delle nostre rivendicazioni anche attraverso azioni che vedano un diretto coinvolgimento della categoria. 
Una valutazione sugli esiti dell'incontro, cui hanno preso parte tutti i segretari generali dei sindacati firmatari del CCNL, è contenuta in una nota diffusa unitariamente.

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